Se l’Ucraina non affretta i tempi con le riforme, sappia che in Europa molti grossi Paesi scalpitano per rimuovere le sanzioni economiche sulla Russia: questo in sostanza il messaggio del vicepresidente Usa, Joe Biden, che in un intervento tenuto al Council of Foreign Realations, ha dato di che speculare ai media russi che, in parte, esultano già. Il trattamento punitivo inflitto a Mosca in seguito all’annessione illegale della Crimea, a quanto sembra, godrebbe di sostegni sempre più deboli a Bruxelles.
“L’Unione Europea vuole togliere le sanzioni sulla Russia” titola con giubilo il Moskovskij Komsomolets, anche se, a ben vedere la mossa di Biden andrebbe più interpretata come un forte stimolo per Kiev, che ha ricevuto diversi finanziamenti dalle forze occidentali, condizionati a una serie di riforme che sarebbero ancora in alto mare. Biden ha sollecitato l’Ucraina affinché riformi i settori dell’energia e il sistema giudiziario. Il presidente ucraino Petro Poroshenko aveva preso la parola il giorno prima alle Nazioni Unite per spiegare che le condizioni necessarie per un terzo prestito americano da un miliardo di dollari erano state soddisfatte.
“Sappiamo che ci sono almeno cinque Paesi che sono disposti a dire vogliamo uscire dalle sanzioni contro Mosca”, aveva detto ieri Biden, il che rivela con chiarezza che l’arma economica (com’era prevedibile) non è delle più popolari in Ue, visto che danneggia tutti settori che prima avevano grossi commerci con Mosca.
Fra i membri comunitari più danneggiati non manca certo l’Italia: solo ieri l’ambasciatore della Federazione Russa nel nostro Paese, Sergey Razov aveva ricordato che “anche a causa delle sanzioni l’Italia sta perdendo quote di mercato importanti nell’export verso la Russia: se fino allo scorso anno era saldamente il nostro (l’Italia), il quarto Paese fornitore ora è il quinto, scavalcato proprio dagli Stati Uniti: questo giusto per far capire a chi giovano le sanzioni”.