Italia, Istat rivede al ribasso Pil e debito del 2015
Nel 2015 la crescita economica italiana è stata inferiore a quanto riportato in precedenza a marzo: lo comunica l’Istat, secondo cui il Pil si è espanso dello 0,7% e non dello 0,8% l’anno scorso. Il debito pubblico è invece pari al 132,2% del Pil. L’ultima percentuale della Banca d’Italia, risalente ad aprile, stimava il debito pubblico al 132,7% del Pil.
Quanto al rapporto tra deficit e Pil, il tasso si è attestato al 2,6% a fronte del 3% dell’anno prima. Nonostante il taglio del Pil per il periodo 2015, l’Istat ha confermato le altre stime preliminari fatte a marzo.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.