Usa: indice Pmi frenato da forza dollaro, espansione più debole in tre mesi
Nuove notizie negative dal fronte macro Usa. Reso noto l’indice preliminare Pmi manifatturiero stilato da Markit, che è sceso a 51,4 punti a settembre dai 52 di agosto.
Il dato si è attestato sopra la soglia dei 50 punti, dunque in fase di espansione, una situazione che va avanti da almeno sette anni. Tuttavia, l’espansione è avvenuta al ritmo più debole in tre mesi, sulla scia della debolezza dei nuovi ordinativi e a causa del rafforzamento del dollaro.
La stessa Markit ha precisato che il valore dell’indice Pmi si è avvicinato al minimo post crisi, pari a 50,7 punti, toccato lo scorso maggio.
Breaking news
Il dato clou è quello relativo ai salari nella zona euro, diffuso dalla Bce
Seduta in calo per il Ftse Mib, con lo stacco del dividendo per 10 big di Piazza Affari. Domani i salari Bce, mercoledì Nvidia
OVS ha recentemente acquistato 256.510 azioni proprie nell’ambito del suo programma di riacquisto, rappresentando lo 0,088% del capitale sociale. L’operazione è stata effettuata a un prezzo medio di 2,8573 euro per azione. Attualmente, OVS detiene il 15,8790% del proprio capitale sociale. Nonostante l’acquisto, il titolo OVS ha registrato una flessione del 2,16% in borsa, stabilizzandosi a 2,896 euro per azione.
Gli investitori osservano attentamente le mosse della BCE e della Fed, con interventi attesi da Christine Lagarde e Jerome Powell. I principali indici americani, tra cui Dow Jones e Nasdaq, mostrano stabilità, mentre l’attenzione si concentra su Tesla e le nuove normative di Trump sulla guida autonoma.