Gli emittenti obbligazionari fanno dietrofront: sui mercati domina l’incertezza
NEW YORK (WSI) – In concomitanza con le recenti turbolenze dei mercati finanziari e l’incertezza che ruota intorno a Deutsche Bank, questa settimana diversi emittenti finanziari hanno annullato nuove emissioni.
Si tratta di un segnale improvviso di disciplina del mercato o di un imminente crisi del credito?
Prova a dare un risposta Michael Boye, Fixed IncomeTrader di Saxo Bank, che nell’ultima nota mette in evidenza quanto segue:
Sostenuti da un impegno senza precedenti da parte della Banca centrale europea, che durante l’anno ha lanciato un programma di acquisto di obbligazioni societarie tuttora in corso, i mercati obbligazionari principali nei quali le società vendono nuovi bond al pubblico sono diventati roventi.
Le società hanno cercato di approfittare delle condizioni favorevoli sui prestiti e gli investitori hanno fatto di tutto per accaparrarsi gli asset ad alto rendimento.
Questo ha sollevato preoccupazioni relative alla disciplina del mercato e al rischio morale, poiché i rendimenti su alcuni prestiti hanno raggiunto livelli quasi impensabili; ci riferiamo ad esempio alle obbligazioni zero-coupon di Unilever o alla vendita di bond con rendimento negativo di Deutsche Bank.
Tuttavia, durante la settimana gli emittenti obbligazionari hanno stretto un po’ troppo la corda. Lo scorso lunedì, Lufthansa ha ritirato un’emissione di obbligazioni pianificata a sette anni in seguito alla domanda insoddisfacente rispetto ai livelli di prezzo indicati.
Apparentemente, questa volta gli investitori non si sono fatti ingannare.
Se fosse una prova della disciplina del mercato, sarebbe senza dubbio uno sviluppo incoraggiante. Ma ciò accade nel momento in cui la fiducia del mercato nei confronti di Deutsche Bank – il più grande finanziatore della Germania – è stata nuovamente messa alla prova…
Lo spread del CDS di Deutsche Bank ha chiuso ai massimo storici ancora una volta. Anche la Norddeutsche Landesbank, lo scorso martedì, ha ritirato l’emissione di bond prevista per la settimana, confermando le preoccupazioni diffuse sul settore bancario tedesco.
Per il mercato del credito e i mercati finanziari in generale, questo rappresenta uno scenario davvero spaventoso, in quanto una crisi del credito farebbe crollare i fondamentali delle valutazioni degli asset.
Visti i livelli elevati di spread di credito in tale contesto storico e qualora l’incertezza che circonda Deutsche Bank dovesse persistere, ci sarebbero le basi per un potenziale downside del credito europeo nel breve termine.
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