NEW YORK (WSI) – Per comprare casa in Italia oggi bastano 6,3 anni di lavoro. È il risultato di una analisi a livello nazionale dell’Ufficio studi del gruppo Tecnocasa, secondo cui solamente dieci anni fa era necessario lavorare per 10,2 anni. La riduzione degli anni si deve ad un calo dei prezzi delle case in seguito alla crisi immobiliare.
Per elaborare i dati, Tecnocasa ha tenuto conto dei dati Istat sulle retribuzioni contrattuali annue per dipendente (al netto dei dirigenti) a tempo pieno, per attività economica e contratto, al lordo delle trattenute fiscali e previdenziali. Si è inoltre ipotizzato che il reddito fosse destinato interamente all’acquisto dell’abitazione.
Più in dettaglio, a livello nazionale, servono 6,3 annualità di stipendio per l’acquisto di un’abitazione media usata di 85 mq, le stesse del 2015, ma il 35% in meno delle 10,2 del 2006 e 2007 e il 20% in meno delle 8,4 mensilità del 2011.
Ovviamente comprare casa nelle metropoli e nelle città d’arte resta più impegnativo rispetto alla media. Entrando nel dettaglio delle singole città, Roma continua la lenta discesa verso la soglia delle 10 annualità, dopo che nel 2007 aveva toccato quota 14,8. Al secondo posto troviamo Milano, le cui 9,1 annualità del 2015 si sono confermate anche in questa prima parte del 2016, seguita da Firenze con 8,6 annualità (+0,1 rispetto all’anno scorso).
A Palermo e Genova, invece, ne servono rispettivamente 3,9 nel capoluogo siciliano e 4,4 nella città della Lanterna.
Considerando gli ultimi dieci anni, Bologna e Napoli hanno avuto le variazioni più consistenti, rispettivamente con -5,3 e -5,2 annualità. Diminuzione importante anche a Milano, che in dieci anni ha visto un calo di 4,6 annualità; Roma, Firenze e Bari, invece,restano in linea con il dato nazionale (-3,9). La città che mantiene più stabili i propri valori è Palermo (-2,5 annualità).