NEW YORK (WSI) – Complici le incertezze politiche in Europa e Stati Uniti (vedi referendum costituzionale italiano, nuovi sviluppi sulla Brexit, le elezioni presidenziali americane) e la crisi del settore bancario dell’area euro, i mercati azionari sono destinati a subire sbalzi di prezzo notevoli durante l’ultima parte dell’anno.
Lo scrive Goldman Sachs nella suo ultimo report. Dal momento che i rischi al ribasso sono ritenuti molto elevati da qui alla fine del 2016, il managing director Chirstian Mueller-Glissmann consiglia di “andare cash“. La liquidità consente infatti di mettersi al riparo dalla volatilità e da eventuali choc di mercato.
L’avvertimento della banca segue quello lanciato dal suo chief economist David Kostin, secondo cui i risultati trimestrali societari del terzo trimestre, che prendono ufficialmente il via questa settimana, saranno deludenti. Lo dicono quattro fattori macro sui cinque presi in esame dal team di economisti di Goldman Sachs (vedi tabella sotto riportata).
L’unico posto per rifugiarsi è il cash
Secondo Mueller-Glissmann non conviene detenere titoli azionari in portafoglio “senza una chiara tendenza di crescita positiva. È difficile gestire le oscillazioni dell’azionario perché non ci sono altri posti dove rifugiarsi a parte il cash“.
“I rischi potenziali di uno choc sono più alti ora”, ha dichiarato a Bloomberg, precisando che “abbiamo una leggera propensione a restare sulla difensiva, preferendo i mercati emergenti e l’Asia a quelli dei paesi industrializzati. Siamo più ribassisti su Stati Uniti ed Europa da qui alla fine dell’anno”.
Lo strategist è preoccupato dai prezzi elevati delle azioni americane. Secondo lui i valori possono precipitare improvvisamente dai livelli attuali nel caso di uno choc esterno. È vero in particolare se si pensa che manca una crescita sostenibile dei profitti aziendali che accompagni i prezzi dei titoli quotati in Borsa. L’indice S&P 500 scambia a un livello 18 volte superiore le stime sugli utili aziendali. La media degli ultimi cinque anni è stata di 15,6 volte.
Andare cash è il modo migliore – e forse l’unico al momento – per scongiurare di subire perdite pesanti nei prossimi due-tre mesi. Il guru Warren Buffett sa bene quanto questa strategia di investimento possa risultare preziosa. “L’oracolo di Omaha” è noto per essere un convinto sostenitore della liquidità in portafoglio. Pare che abbia come minimo 20 miliardi di dollari di posizioni cash nella sua società di investimento Berkshire Hathaway.
Detenere contante in portafoglio conviene non solo perché dà la possibilità di investire in azioni convenienti al volo, qualora se ne presenti l’opportunità, bensì anche per mettere i propri soldi al sicuro e ridurre la volatilità del proprio portafoglio.