Economia

Voluntary disclosure bis: le novità in arrivo

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NEW YORK (WSI) – Se ormai appare fuori discussione che la voluntary disclosure-bis vedrà la luce nella legge di bilancio (lo ha confermato ancora ieri il viceministro Luigi Casero al Forum Tax di Milano), resta da capire come sarà strutturata.

Secondo indiscrezioni riportate dall’Agi, le sanzioni resteranno invariate ma ci sarà un’annualità in più in caso di mancata dichiarazione. Sarebbe questo, secondo quanto riporta l’agenzia, lo schema allo studio della voluntary-bis, la nuova finestra per il rientro volontario dei capitali detenuti dagli italiani all’estero, da cui sono attese circa 2 miliardi di euro di nuove entrate, che potrebbero anche salire se si riuscissero a comprendere contanti, oro e preziosi.

“La voluntary disclosure, o «collaborazione volontaria»” – scrive l’agenzia stampa italiana –  consente ai contribuenti che detengono illecitamente patrimoni all’estero di regolarizzare la propria posizione denunciando spontaneamente all’Agenzia delle Entrate la violazione fiscale. La novità rispetto allo scorso anno è che si estende l’arco temporale includendo anche il 2015 (la precedente finestra si fermava al 30 settembre 2014) senza penalizzazioni sul fronte delle sanzioni e degli interessi. In caso di dichiarazione omessa, ovvero non presentata, l’arco temporale si allunga a sei anni mentre nel caso di dichiarazione infedele resta di cinque anni (in questo caso partendo dal 2011).

Resta il rebus del contante e del cosiddetto fronte domestico, ovvero l’emersione dei capitali interni non esportati all’estero. La «voluntary domestica» punta a portare a galla contanti, oro e altri preziosi nascosti nella cassette di sicurezza delle banche.

Fonte: Agi