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Mercati, Fugnoli: troppe incognite, meglio giocare in difesa

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NEW YORK (WSI) – Mentre mancano poco piu’ di tre settimane alle elezioni del Presidente degli Stati Uniti, gli ultimi sondaggi danno sempre piu’ come favorita la candidata democratica Hillary Clinton. Qualora dovesse realizzarsi questa ipotesi, quali sono gli scenari possibili?

Prova a delineare gli scenari possibili, Alessandro Fugnoli, strategist di Kairos, nella sua ultima newsletter settimanale Il Rosso e Il Nero, in cui si legge:

Si può immaginare, volendo, un 2017 in cui la senatrice Warren corona il suo sogno di fare a pezzi le banche di Wall Street, l’industria farmaceutica viene messa sotto sorveglianza stretta mentre il comparto petrolifero viene boicottato in ogni modo possibile. Si può ipotizzare un aumento della spesa pubblica finanziato da tasse che ritornano alle aliquote altissime degli anni Settanta e un clima di tensione internazionale con la Russia che porta a una nuova guerra fredda.

Fugnoli continua:

Così come si può d’altra parte constatare che Hillary Clinton ha mantenuto rapporti costruttivi con i repubblicani sia da senatrice sia da segretario di stato, che si avvarrebbe in economia della Brainard, della Yellen, di Summers e del collaudatissimo gruppo storico clintoniano e che alcune iniziative antibusiness potrebbero essere più di facciata che di sostanza.

“I politici sono spesso duttili e sono quindi imprevedibili” sottolinea Fugnoli, ricordando che:

 Nixon passava per un guerrafondaio al tempo in cui fu eletto e finì con il ritiro dal Vietnam e con l’apertura alla Cina. Reagan in campagna elettorale passò per incapace e paranoico ma mise fine alla guerra fredda e oggi gli sono intitolati aeroporti e portaerei. Bush padre fu eletto con la promessa di non alzare le tasse ma le alzò e per punizione non venne più rieletto. Bush figlio fu eletto come uomo tranquillo e si ritrovò a fare guerre in Iraq e in Afghanistan. Obama fu eletto come unificatore dell’America e conclude il mandato con l’America più divisa da un secolo a questa parte.

Alla luce delle difficoltà di delineare con precisione gli scenari futuri:

“pensiamo che i mercati non dovrebbero dare per scontato che non cambierà nulla nemmeno nel caso (per ora ancora probabile) che la camera rimanga repubblicana. Per questo si dovrebbe assegnare un certo premio per il rischio anche a Hillary Clinton. E per questo continuiamo a pensare che abbia senso continuare ad accumulare cash quando se ne presenta l’occasione, come in questo momento sul dollaro”.

Fonte: Il Rosso e il Nero