Addio Equitalia: rottamazione cartelle esattoriali. Gli sconti su tasse e multe
ROMA (WSI) – Al via la rottamazione delle cartelle esattoriali di Equitalia. La legge di bilancio 2017 ha adottato importanti novità che riguardano le cartelle che gli italiani stanno già pagando con la rateizzazione e quelle che Equitalia si appresta ad emettere. Si parla così di sanatoria parziale di tutte quelle notificate entro il 31 dicembre del 2016, con la possibilità di saldare il debito con l’amministrazione pubblica pagando solo l’imposta, o la multa, e gli interessi per il ritardato pagamento. Saranno invece cancellate le sanzioni e gli interessi di mora, che scattano dal momento della notifica della cartella.
Oggi la Stampa scrive:
Lo sconto sulle tasse e le multe rimaste in sospeso oscillerà tra la metà ed i due terzi degli importi iscritti a ruolo. La rottamazione delle cartelle Equitalia, annunciata sabato dal governo, porterà infatti all’abbattimento totale delle sanzioni amministrative e degli interessi di mora: a carico del contribuente resteranno così solamente l’intero ammontare del tributo dovuto, gli interessi sul ritardato pagamento e l’aggio, che oggi vale il 6%. «Ma anche questo dovrebbe scendere al 3% se non addirittura azzerarsi», spiega il viceministro dell’Economia Enrico Zanetti a cui si deve l’idea di legare quest’operazione alla chiusura di Equitalia. «Credo che nel momento in cui viene impostato un intervento di sistema come la riforma complessiva della riscossione con l’integrazione di Equitalia nell’Agenzia delle entrate, sia giusto procedere con un’iniziativa di questo genere – aggiunge -. Mettere assieme due soggetti senza poi cambiare le regole non ha senso perché ai cittadini non porterebbe nessun vantaggio». Zanetti, rispetto alle critiche che si sono già levate da più parti, ci tiene a sottolineare che non si tratta di un condono. «Perché non c’è nessuna forfettizzazione del dovuto, le pendenze col Fisco si pagano tutte senza sconti. Vengono solo tolte quelle voci che portano a raddoppiare o triplicare gli importi». E a suo parere, poi, «famiglie e imprese, una volta sollevate dal fardello di cartelle esorbitanti, non saranno più insolventi e potranno rientrare nel circuito economico con benefici per tutti, compresi i loro creditori, altre famiglie, altre imprese e banche».
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