SIENA (WSI) – Oggi è il gran giorno per MPS, il giorno in cui la banca senese sotto la guida del nuovo ad Marco Morelli presenta il piano industriale che riguarderà la good bank che nascerà dopo la maxi cartolarizzazione da 27 miliardi di euro.
Il nuovo piano industriale della banca più antica del mondo che sta vivendo un periodo difficile dovrà prevedere oltre alle nuove azioni sul taglio dei costi a partire dalla riduzione di dipendenti e sportelli, anche in che misura il maxi riassetto potrà incidere sulla redditività della banca. Che tra aumento di capitale pari a 5 miliardi e cartolarizzazione dei crediti, dovrà incassare 12 miliardi di liquidità, migliorando così il rating e il costo della raccolta.
Il piano farà da specchietto per le allodole per nuovi investitori a cui sarà chiesto di sottoscrivere la maxi ricapitalizzazione da 5 miliardi di euro, di cui due dovrebbero arrivare dal piano di conversione dei bond subordinati in equity.
Tra i soggetti interessati spuntano una serie di fondi del Qatar che potrebbero investire tra 1,5 e 2 miliardi e uno potrebbe arrivare da due grandi investitori istituzionali Usa, il fondo del miliardario George Soros e uno dei re degli hedge fund, Paul Paulson. Il board di Mps inoltre ha deciso di lasciare uno spiraglio aperto all’intervento dell’ex ministro e ex ceo di Intesa Sanpaolo Corrado Passera che punterebbe sull’intervento di alcuni fondi di private equity come Atlas, Bc Partners, Warburg Pincus.
Fonte principale: Il Sole 24 Ore