Wall Street chiude in rosso, S&P 500 buca soglia psicologica di 2.100 punti
Wall Street ha chiuso in rosso con l’S&P 500 che ha sfondato al ribasso quota 2.100 punti, scendendo ai minimi di quattro mesi. Lo scivolone dell’indice allargato è avvenuto dopo che il Dow Jones, il paniere delle blue chip, ha brevemente bucato la soglia psicologica dei 18.000 punti.
Sui mercati hanno gravato due fattori su tutti: l’incertezza per l’esito delle elezioni Usa e l’avvicinarsi del rialzo dei tassi di interessedella Fed. Sul Dow, sull’S&P 500 e sul Nasdaq-100 hanno pesato i cali dei titoli di Apple, che hanno accusato il quinto ribasso consecutivo dopo la pubblicazione degli utili trimestrali.
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Giornata positiva per le borse europee, con il Ftse Mib di Piazza Affari che chiude in rialzo dell’1,9% a 34.358 punti. Volano Mps e Tim
Wall Street ha aperto con un lieve rialzo, influenzata da dati sull’inflazione e speculazioni sui tassi d’interesse della Federal Reserve. Il dollaro si rafforza, mentre il petrolio registra un aumento significativo.
Negli Stati Uniti, il numero di richieste di sussidi di disoccupazione ha visto una diminuzione significativa, segnando il livello più basso da maggio. Questo dato sorprende positivamente le aspettative degli analisti.
La Commissione europea ha imposto a Booking Holdings di adeguarsi al Digital Markets Act, modificando il ruolo di Booking.com nel settore turistico. Le aziende ora possono differenziare prezzi e condizioni su diversi canali di vendita online, promuovendo una maggiore equità e apertura nel mercato digitale.