16:13 martedì 8 Novembre 2016

Elezioni Usa, Nomura spiega cosa succede sui mercati se vince Trump

In caso di vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali statunitensi, le conseguenze sui mercati finanziari non sarebbero di poco conto. Secondo gli analisti di Nomura saranno questi, nel dettaglio, gli effetti sui principali mercati:

  • In ambito di bond, è prevista una caccia ai titoli obbligazionari sicuri e una fuga da quelli più rischiosi. I rendimenti dei Treasuries scenderebbero di 25-35 punti base prima di risalire entro fine anno.
  • Sul mercato valutario, l’indice del Dollaro potrebbe cedere circa l’1,3%. Il cambio dollaro/yen potrebbe perdere fino al 4,7%, mentre il biglietto verde potrebbe portarsi anche a quota 23 sul peso messicano.
  • Sull’azionario l’indice S&P 500 potrebbe perdere il 3-5%. Le perdite potrebbero aumentare ulteriormente entro fine anno.

Breaking news

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Piazza Affari chiude a +1,16%, rimbalza Campari

Seduta positiva per le borse europee, grazie anche all’andamento positivo di Wall Street in scia alla riunione della Fed.

19/09 · 16:23
Wall Street in rialzo: Dow Jones guadagna l’1,34%, Nasdaq apre a +2,23%

La Federal Reserve annuncia un significativo taglio dei tassi di interesse, il primo in quattro anni, con possibili ulteriori riduzioni entro fine anno. I mercati reagiscono positivamente, con forti guadagni per i principali indici statunitensi e un incremento della propensione al rischio che favorisce i titoli tecnologici.

19/09 · 15:40
UK, la sterlina tocca nuovi massimi dal 2022

La sterlina britannica ha raggiunto i massimi da marzo 2022 in seguito alla decisione della Banca d’Inghilterra di mantenere invariato il tasso d’interesse al 5%. La valuta si è rafforzata sia contro il dollaro che l’euro, in un contesto di politiche monetarie divergenti tra la BoE e la Federal Reserve americana.

19/09 · 14:27
Turchia, la Banca Centrale mantiene il tasso di riferimento al 50%

Il comitato di politica monetaria della Banca Centrale della Turchia ha deciso di mantenere invariato il tasso di riferimento al 50%, nonostante l’analisi degli indicatori inflazionistici e la domanda interna in rallentamento.

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