Piazza Affari, Mps entra in contrattazione: titolo -10%
Dopo aver segnato un calo in preapertura superiore a -25% ed essere rimasto in asta di volatilità, il titolo Mps entra nelle contrattazioni dell’indice Ftse Mib con un ribasso -9,6% circa, a 0,24 euro.
Donald Trump è diventato il 45esimo presidente degli Stati Uniti. Azionario globale sotto pressione, anche se i futures sugli indici Usa riducono le perdite monstre – che avevano portato i contratti sul Dow Jones a scivolare di oltre 800 punti -, con gli operatori che, con Trump presidente, tra l’altro pronto ad azzerare i vertici della Fed, ritengono meno probabile un rialzo dei tassi Usa nella riunione di dicembre.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.