Azionario sotto stress: nel corso della giornata di contrattazioni, dopo una prima reazione positiva al nuovo record testato a Wall Street dall’indice Dow Jones e al rally dei prezzi del petrolio, gli investitori tornano estremamente prudenti, mentre a Piazza Affari ci si interroga sulla possibilità che, a ridosso del referendum costituzionale, le grandi banche abbiano iniziato a speculare al ribasso sui titoli di Stato italiani.
Si segnala comunque un calo della volatilità sui mercati, a una settimana esatta dall’Election Day, che ha siglato la vittoria di Donald Trump sulla sfidante democratica Hillary Clinton. Dopo le forti scosse che hanno travolto i mercati nei giorni successivi al giorno delle elezioni Usa, gli investitori si interrogano sulla possibilità che la reazione dei mercati alla vittoria di Trump sia stata eccessiva, anche sul comparto dei bond sovrani
Nelle ultime ore si è comunque assistito a uno smorzarsi dei forti smobilizzi che hanno colpito i Treasuries Usa e, a ruota, i Bund tedeschi e i BTP. La tensione tuttavia rimane anche oggi e, in quest’ultimo caso, i titoli di Stato italiani sono stati venduti a man bassa anche a causa dei timori sull’esito del referendum costituzionale del prossimo 4 dicembre. Spread Italia-Germania in rialzo, oscilla attorno alla soglia di 170 punti base, a fronte di rendimenti sui BTP che segnano un balzo tornando sopra la soglia del 2%.
MPS sotto i riflettori, dopo che la banca senese ha reso noti i dettagli dell’operazione di conversione delle obbligazioni subordinate in azioni. Secondo alcuni rumor, inoltre, l’istituto avrebbe ricevuto manifestazioni di interesse da diversi investitori stranieri sull’aumento di capitale.
Lasciate qui sotto commenti, news e rumor dalle sale operative, consigli, strategie di investimento, le vostre esperienze e tutto quello che vi passa per la testa. Tutti gli aggiornamenti di borsa sul LIVE BLOG (SOTTO), con flash di notizie e grafici.