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Veneto Banca farà causa agli ex vertici, Consoli nel mirino

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NEW YORK (WSI) – Veneto Banca farà causa agli ex amministratori dell’istituto bancario considerati responsabili del crac che ha spinto in basso il valore delle azioni da un massimo di 42 euro agli attuali 10 centesimi.

E’ quanto ha deciso ieri l’assemblea con una percentuale schiacciante (il 99,9%).  Nel mirino del cda c’e’ l’operato dell’ex d.g, Vincenzo Consoli e di tutti gli ex amministratori succedutisi dal gennaio 2006 all’assemblea dell’aprile del 2014 quando Flavio Trinca si presento’ dimissionario dalla presidenza.

Sotto la lente sono finite 40 posizioni ed altre operazioni rilevanti su cui sarebbe stata individuata la presenza di numerose anomalie “nella fase di concessione e successiva gestione degli affidamenti unitamente a potenziali responsabilita’ in capo ai soggetti deliberanti con particolare riferimento ai membri del Cda”.

In particolare, da quanto evidenziato dai consulenti di Forensic, e’ emersa

“una consolidata prassi di delibera degli affidamenti nonostante le informazioni raccolte nella fase di pre-istruttoria, istruttoria e proposta fossero alternativamente indicative di criticita’ circa la situazione economico patrimoniale della controparte, carenti o del tutto assenti”.

“Una prassi che ha portato l’istituto – viene ancora sottolineato – ad essere esposto al 31 dicembre 2015 per complessivi 402 milioni, con un valore di perdite gia’ realizzate e accantonamenti per perdite previste pari a circa 198 milioni. Forensic avrebbe, inoltre, riscontrato irregolarita’ su “operazioni rilevanti”, fra cui due casi connessi a grandi soci della controllata Banca Intermobiliare”.