L’Italia non può crescere troppo, dal momento che la crescita è stata già tanta in passato nonostante i soli 60 milioni di abitanti e la scarsità di materie prime. È il concetto espresso da Domenico De Masi, intervistato dal magazine Wall Street Italia al forum sul private banking di AIPB, dove il professore dell’Università della Sapienza di Roma ha presentato uno studio sul cambiamento della ricchezza nel mondo.
“Se evitiamo gli sprechi ai quali ci ha indotto un arricchimento troppo veloce” potremo comunque stare bene, accontentandoci di una crescita modesta. Non possiamo aspettarci i tassi di aumento del Pil di Cina o India.
La ricchezza delle famiglie sta aumentando, ma non lo fa in modo paritetico in tutto il pianeta. A livello mondiale la ridistribuzione della ricchezza non è affatto equa. Per capire quanto siano enormi e non salutari le disuguaglianze di reddito, in Italia dieci famiglie hanno in mano la ricchezza di 6 milioni di italiani, mentre su scala mondiale 62 persone hanno la ricchezza di 3 miliardi e mezzo di persone.