Germania: indice Ifo ingessato, economisti lanciano alert su Trump
Nel mese di novembre l’indice Ifo della Germania – termometro della fiducia degli investitori- è rimasto praticamente ingessato, attestandosi a 110,4 punti rispetto ai 110,5 punti attesi. Il valore è lo stesso del mese di ottobre.
Anche il sottoindice che misura la fiducia sulle condizioni attuali dell’economia è rimasto fermo. Un economista dell’Ifo, l’istituto che ha stilato il dato – ha spiegato di non aver rilevato particolari conseguenze sull’economia tedesca, nell’immediato, dall’esito delle elezioni Usa, ma ha allo stesso tempo avvertito che un possibile effetto Trump potrebbe essere la revisione al ribasso delle aspettative sull’esportazione. Il riferimento è alle politiche protezionistiche che Trump potrebbe decidere di lanciare, a danno del commercio globale.
Breaking news
Le borse cinesi chiudono in rialzo in attesa della decisione sui tassi di interesse della banca centrale cinese. Shanghai e Shenzhen registrano aumenti significativi, trainati dal settore high-tech.
L’inflazione nell’Eurozona si conferma al 2% su base annua per ottobre 2024, come riportato da Eurostat, con un incremento rispetto al mese precedente. L’inflazione core, che esclude le componenti più volatili, rimane al 2,7%. Nell’intera Unione Europea, l’inflazione annuale sale al 2,3%.
La Borsa di Tokyo chiude in rialzo, sostenuta dai titoli del settore bancario e finanziario. Il Nikkei guadagna lo 0,5%, trainato da Sumitomo Mitsui Financial Group e Hachijuni Bank. Le aspettative di un aumento dei tassi da parte della Bank of Japan alimentano il settore.
Nestle ha abbassato il target di redditività a medio termine e aumenterà gli investimenti pubblicitari per stimolare le vendite.