Ubs ottimista sull’azionario europeo
Sono ottimisti gli strategist di Ubs sull’azionario europeo: secondo loro una volta che lo scenario politico – al momento incerto – si sarà schiarito a giugno dell’anno prossimo – ossia dopo le elezioni presidenziali francesi – tutto dovrebbe tornare alla normalità. In Europa, proprio per questo, è adesso il momento per approfittare di un tale contesto e scommettere sulle Borse.
La strategist per il segmento azionario della banca svizzera, Karen Olney, ha posto l’accento in particolare sul divario esistente dal 2009 a oggi tra i rendimenti che offrono i Bund e quelli dell’azionario. Se i rendimenti torneranno piano piano alla normalità anche in Eurozona, l’area ne trarrà giovamento. Anche perché i profitti societari, ai minimi di 10 anni, sono destinati a riprendersi.
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Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.