Banca Popolare Vicenza: si dimette AD Francesco Iorio
Il cda della Banca Popolare di Vicenza ha preso atto delle dimissioni rassegnate da parte dell’Ad e direttore generale Francesco Iorio il 4 dicembre. In una nota della banca si legge che:
“Il 6 dicembre è prevista una riunione del board per cooptare un nuovo amministratore e per designare il nuovo amministratore delegato (…) Iorio ha avviato, con il determinante sostegno del Fondo Atlante, un complesso processo di ristrutturazione e rilancio della banca”.
Il cda “ha espresso il proprio unanime e convinto ringraziamento, apprezzando l’alta qualità del lavoro svolto e la competenza, la trasparenza e l’impegno con cui Iorio ha guidato la banca”.
Il presidente e il vicepresidente della banca, Gianni Mion e Salvatore Bragantini, “esprimono il più profondo rammarico per la decisione di Iorio al quale, nonostante il breve periodo di collaborazione, sono legati da amicizia e stima; la sua intelligenza e professionalità, unanimemente riconosciutegli, hanno contribuito a salvare la Banca Popolare di Vicenza nel momento più difficile della sua lunga e gloriosa storia. Gianni Mion e Salvatore Bragantini ringraziano Iorio e gli augurano di raccogliere nuovi successi professionali”.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.