Mercati e strategie di portafoglio: le previsioni di Source per il 2017
Il mercato azionario e i titoli del settore immobiliare dovrebbero registrare rendimenti positivi l’anno prossimo, mentre è meglio non puntare sul segmento delle materie prime. Sono le aspettative di Source, uno dei principali provider di Exchange Traded Fund (ETF) in Europa, i cui asset preferiti per il 2017 sono l’azionario di giappone ed Europa, l’immobiliare, la liquidità in dollari e il debito sovrano dei mercati in via di Sviluppo. Tra i settori preferiti in Borsa (segui live blog) vengono citati il bancario, l’edile e le tlc.
Al momento Borse e mercato del mattone sono penalizzati da un elevata volatilità e dall’alta correlazione con altre classi di attivi, convergendo le preferenze degli investitori per il 2017 nel debito sovrano e nella liquidità. Quest’ultima raggiunge il massimo livello di esposizione consentito nel Portafoglio Multi Asset di Source, mentre la ponderazione del debito sovrano registra un sovrappeso.
Paul Jackson, Responsabile della Ricerca di Source, ha commentato: “È difficile, al momento, fare delle previsioni soprattutto dopo i risultati inattesi delle recenti elezioni statunitensi e della Brexit lo scorso giugno. Tuttavia, prevedendo per il prossimo anno una modesta crescita economica e un basso livello d’inflazione, ci aspettiamo dei rendimenti positivi nel mercato azionario e immobiliare. Ma, gli effetti positivi provenienti dai due mercati non riescono a controbilanciare i fattori negativi rappresentati dall’elevata volatilità e dall’alta correlazione con diverse classi di attivi, che portano a privilegiare perciò la liquidità e il debito sovrano”.
Gli analisti del provider di fondi comuni rimangono ribassisti sulle materie prime dove l’esposizione viene confermata addirittura a zero, anche per l’oro e non solo per le commodity di tipo industriale.
Jackson ha aggiunto: “Durante il 2017 prevediamo un ulteriore rialzo dei tassi di interesse da parte della Fed, che non dovrebbe provocare alcun tumulto nei mercati, vista la politica monetaria accomodante adottata dalle altre principali banche centrali. Sebbene nutriamo dei dubbi sull’efficacia degli acquisti di titoli da parte della BCE, BOJ e BNS, ci aspettiamo che queste continuino a mantenere la loro linea accomodante. Anche la BOE sembra rimanere vigile su un eventuale rallentamento dell’economia nel 2017. Guardando ad altri paesi, le banche centrali di Cina, Russia e Brasile continueranno a nostro avviso un allentamento della loro politica monetaria.”
Sebbene i mercati emergenti siano attualmente sotto pressione a seguito dell’elezione di Trump alla presidenza degli Stati Uniti, Source prevede che i vantaggi derivanti da migliori valori nei fondamentali (ad es. solidi dati demografici, basso indebitamento e valutazioni interessanti) supporteranno il loro rialzo durante il 2017.
Quanto alle obbligazioni societarie high-yield, dopo la riduzione registrata nel 2016, gli Spread “dovrebbero invertire la rotta, con l’aumento atteso dei tassi di default negli Stati Uniti (pari al 7% secondo le nostre stime pessimistiche per il settore petrolifero) che dovrebbe penalizzare ulteriormente i potenziali rendimenti. Sebbene la Fed abbia aumentato i tassi nel dicembre 2015, sembrerebbe che il rialzo ampiamente atteso nel dicembre 2016 (se non a dicembre, a nostro avviso, nel prossimo futuro) sarà il primo di questo ciclo. Fortunatamente, malgrado l’incertezza iniziale, normalmente i mercati riescono a sopportare una politica monetaria restrittiva da parte della Fed.”
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Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
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