Rosneft, Russia vende quota a Qatar e Glencore per $11,3 miliardi
La Russia ha venduto la sua quota nel colosso energetico Rosneft al fondo sovrano del Qatar e a Glencore per 11 miliardi e 300 milioni di dollari circa. I due acquirenti si spartiranno la percentuale del 19,5% nel capitale di Rosneft, che prima era a controllo statale.
L’operazione Rosneft, il primo produttore di petrolio russo, è anche il maggiore investimento straniero in Russia da quando è scoppiata la crisi in Ucraina con conseguente guerra civile nell’est del paese tra ribelli filo russi e forse governative pro europee. È un’altra vittoria per il presidente Vladimir Putin, che riesce così a scansare le sanzioni economiche imposte da Usa e Ue. Rosneft era stata infatti una delle società prese di mira dalle misure punitive dell’Occidente contro la Russia.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.