12:17 giovedì 8 Dicembre 2016

Ocse, cresce il superindice ma l’Italia resta indietro. Pecora nera d’Europa

Siamo il fanalino di coda dell’Europa che conta (economicamente parlando). Il superindice dell’Ocse è cresciuto ma l’Italia non riesce a tenere il passo degli altri paesi e, anzi, registra una retromarcia rispetto al dato di settembre. L’indice è salito a 99,84 punti due mesi fa, contro i 99,8 di settembre. In Italia il superindice è calato a 100,13 punti dai 100,18 del mese precedente.

L’Ocse cita un’accelerazione della crescita in diverse economie industrializzate e un rafforzamento anche nelle principali paesi emergenti. Segnali di miglioramento sono stati registrati negli Stati Uniti, in Canada, in Germania e anche in Francia. Idem per il Regno Unito, per lo meno sul breve, anche se l’Ocse è preoccupata per i rischi legati all’incertezza sull’esito delle trattative sulla Brexit.

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Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics

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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.

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Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.

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Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.

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