Mps: niente proroga Bce, aumento capitale da chiudere nel 2016. Titoli sospesi
La Vigilanza della Bce non ha concesso la proroga di 20 giorni chiesta da Mps per poter portare a termine l’operzione di rafforzamento di capitale necessaria per mettere in sicurezza la banca. Lo riferiscono fonti finanziarie alle agenzie di stampa. Il CdA di Mps aveva chiesto tempo supplementare per completare l’aumento di capitale da 5 miliardi dopo che la vittoria dei No al referendum costituzionale e le successive dimissioni del premier Renzi hanno complicato la raccolta di capitali privati rendendo prezioso attendere una schiarita politica in Italia.
Dopo il no della Bce la scadenza rimane fissata dunque al 31 dicembre. Se l’aumento di capitale dovesse saltare il governo è pronto a intervenire comprando bond junior e salendo al 40% del capitale sociale della banca. La strada della nazionalizzazione pare la più percorribile al momento. A Piazza Affari l’andamento di Mps è peggiorato dopo la notizia, con il titolo è stato sospeso al ribasso dopo aver registrato un tonfo superiore al -7%.
Breaking news
Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.