L’investitore medio italiano sta facendo affidamento ai fondi alternative per coprirsi dai rischi così come si rivolge ai fondi flessibili, in particolare all’obbligazionario flessibile, per fare fronte al contesto di tassi bassi. Anche titoli legati all’inflazione e tassi variabili sono molto presenti nei portafogli, secondo le analisi di Natixis, come protezione da una possibile reflazione e un possibile rialzo dei tassi.
Per gli analisti della banca è importante capire qual è il ruolo di ciascun sottostante nel portafoglio. Da questa analisi si capisce come gli investitori italiani si stiano servendo dei fondi alternative per diminuire i rischi intrapresi.
“Questi fondi hanno una volatilità abbastanza contenuta e una correlazione abbastanza bassa” rispetto all’azionario e all’obbligazionario, come ha spiegato a Wall Street Italia Alessandro Marolda, Senior Consultant Portfolio Research and Consulting Group di Natixis, secondo cui è molto interessante scoprire che in Italia il 22% dei portafogli prudenti è esposto all’asset class alternative.
Per cercare di ottenere un rendimento più elevato nei propri investimenti, un altro trend che è stato riscontrato nell’analisi dei portafogli condotta da Natixis è stato quello che vede uno spostamento dalle scadenze brevi a quelle lunghe.