Mps, conversione bond ferma a 500 milioni quando manca un giorno al termine
La conversione di bond Mps in azioni, data sui 200 milioni di euro ieri, sembra che sia ferma a 500 milioni oggi, quando manca un solo giorno alla conclusione dell’operazione volta a raccogliere capitale fresco finalizzato al rafforzamento patrimoniale della terza banca d’Italia. Lo riferiscono fonti finanziarie alle agenzie di stampa. L’obiettivo era fissato a 1,5 miliardi di euro di adesioni. Ieri sui mercati i bond subordinati di Mps hanno toccato i minimi di sempre. L’operazione si chiuderà domani. Al momento del lancio, la banca senese auspicava di raccogliere circa 1,5 miliardi.
A questo punto il governo Gentiloni, che chiederà il parere favorevole di Camera e Senato per l’innalzamento del debito pubblico volto a offrire uno scudo al sistema bancario da 20 miliardi, spinge per il ricorso agli aiuti di Stato. Secondo le direttive Ue in materia di salvataggi degli istituti in crisi, a partecipare saranno anche obbligazioni e azionisti della banca, che perderanno quindi parte del loro investimento. Il titolo Mps affonda oggi in Borsa accusando un calo di anche il -12%.
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Finale incerto per Piazza Affari e le altre borse europee, aspettando le riunioni delle banche centrali. Acquisti su Saipem e Unipol
Il Dow Jones ha raggiunto un nuovo record storico a 41.733,97 punti, registrando un aumento dello 0,8%. Tuttavia, il calo di Apple ha influenzato il mercato, con il titolo in ribasso del 2,6%. Anche lo S&P 500 e il Nasdaq Composite hanno mostrato perdite.
Ferrari ha recentemente acquistato azioni proprie su Euronext Milan e New York Stock Exchange, parte di un programma di riacquisto di azioni da 250 milioni di euro. Questo è un segmento di un progetto più ampio da 2 miliardi di euro, da completare entro il 2026. Nonostante l’operazione, il titolo Ferrari ha registrato un calo dell’1,60% a Milano.
Inizio settimana contrastato per Wall Street, con l’attenzione rivolta alle prossime decisioni della Federal Reserve sui tassi di interesse. Anche le banche centrali di Regno Unito e Giappone si riuniranno nei prossimi giorni.