Monsanto (MON – Nyse), una delle societa’ leader nei cibi geneticamente modificati, ha registrato nel quarto trimestre una perdita netta di $104 milioni, o 40 centesimi per azione, in calo rispetto ai $52 milioni, o 20 centesimi per titolo, dello stesso periodo di un anno fa.
Escludendo alcuni oneri straordinari, il gruppo ha ottenuto un utile pro forma di 9 centesimi per azione, battendo, su tali basi, le stime degli analisti di Wall Street che si attestavano a 8 centesimi per titolo.
La societa’ e’ riuscita a conseguire un buon risultato nonostante le difficolta’ economiche, soprattutto nell’America Latina, uno dei mercati chiave di Monsanto.
Il fatturato e’ cresciuto del 4% a $1,21 miliardi rispetto a un anno.
Guardando avanti, Monsanto prevede che per il 2002 avra’ utili per azione in crescita del 4%-6%, e introdurra’ un nuovo sistema contabile che dovrebbe aggiungere ai profitti dai 35 ai 38 centesimi per azione sui risultati annuali.
Sul breve, il gruppo prevede per il primo trimestre utili per azione sostanzialmente piatti rispetto allo scorso anno.
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