14:57 mercoledì 21 Dicembre 2016

Twitter ormai “è morto”, il titolo non vale più di 10 dollari

NEW YORK (WSI) – Twitter e’ morto e il titolo non vale piu’ di 10 dollari. La pensa cosi Trip Chowdhry, direttore equity di Global Equities Research, secondo cui i dati finanziari della societa’ non lasciano intravedere nulla di buono nel futuro delle azioni del grippo americano. Per l’esperto dunque una correzione significativa del titolo e’ possibile. In base alle sue stime, le quotazioni del titolo scenderanno del 44% rispetto ai valori attuali.

Breaking news

18/10 · 17:38
Piazza Affari positiva nel finale di ottava (+0,5%), balzo di Iveco

Finale perlopiù positivo per le borse europee, con il Ftse Mib di Piazza Affari in progresso dello 0,47% a 35.204,26 punti. Balzo di Iveco Group (+6,2%), ben intonate anche Moncler (+2,1%) e Brunello Cucinelli (+2,6%), quest’ultima dopo i dati sui ricavi del terzo trimestre. In calo invece Saipem (-3,4%), deboli Diasorin (-0,9%) ed Eni (-0,4%). […]

18/10 · 16:15
Wall Street apre in rialzo, trainata da Apple e Netflix

La seduta di Wall Street apre in rialzo grazie alla spinta di Apple e Netflix, con il Nasdaq in crescita. Nonostante una chiusura leggermente in calo ieri, i principali indici mostrano segni positivi grazie a dati macroeconomici favorevoli. Tuttavia, il petrolio Wti segna una diminuzione del prezzo al Nymex.

18/10 · 15:16
USA, mercato edilizio in flessione a settembre 2024

Il mercato edilizio americano ha subito una contrazione a settembre 2024, con un calo dello 0,5% nei nuovi cantieri avviati e una diminuzione del 2,9% nei permessi edilizi. Le aspettative degli analisti prevedevano un calo meno marcato nei permessi.

18/10 · 12:57
Mercati cinesi in rialzo: Hong Kong e Shanghai in forte crescita

I mercati azionari cinesi hanno chiuso in netto rialzo, con l’indice Hang Seng di Hong Kong in aumento del 3,61% e lo Shanghai Composite del 2,91%. Questo avviene dopo le nuove misure di finanziamento della banca centrale cinese. Il PIL del terzo trimestre è cresciuto del 4,6%, superando le previsioni, ma non ha influenzato negativamente le contrattazioni.

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