Un gruppo americano fornitore di crediti al consumo online ha fatto ricorso due giorni fa all’amministrazione controllata (il famoso Chapter 11 Usa). Il Ceo del gruppo Raviv Wolfe ha citato “problemi di liquidità” alla base del fallimento del gruppo, che offre prestiti della durata di 12-60 mesi in somme che variano dai 2mila ai 35 mila dollari.
Il gruppo di prestiti subprime ha fatto crac perché non era stato più in grado di restituire una linea creditizia da $37,5 milioni. I problemi, che rischiano di sconvolgere l’intero settore del credito online e gruppi quotati a Londra come Ranger Direct Lending Fund (che oggi perde l’8,6% in Borsa), sono iniziati quando i default creditizi hanno iniziato ad accumularsi.
Il Ceo di Argon Credit punta il dito contro un gruppo esterno ad Argon che forniva servizi creditizi, First Associates, e che è stato assoldato nel secondo trimestre dl 2015. “È sempre facile dare la colpa del problema originario al fornitore dei prestiti, ma la nostra performance su questo portafoglio era molto buona”, si sono difesi presso First Associates.
Fonti anonime hanno rivelato a Lending Times l’esistenza di pratiche illecite da parte di Argon Credit. Le attività sospette consistevano nell’appropriazione di fondi. L’agenzia investigativa federale americana dell’Fbi sta conducendo un’indagine per frode finanziaria. Per entrare più nel dettaglio, le fonti sostengono che Argon Credit abbia presentato dati fasulli nelle due diligence per il prestito di capitali e che abbia usato quei soldi per comprare oggetti per sé.
Argon Credit, fondata nel 2015, ha ottenuto 90 milioni di dollari di finanziamenti a maggio 2015. Secondo il quotidiano Chicago Tribune, ad agosto 2015 il gruppo ha ricevuto $75 milioni di finanziamenti anche da Princeton, prima di entrare in una spirale di scarsità di fondi.
Rischio di contagio anche a Londra
Il principale investitore nel gruppo è stato Princeton and Fintech LLC, ma anche Spartan Specialty Finance è uno dei gruppi finanziatori di alcuni prestiti. È un dettaglio importante, perché anche Spartan, come Argon, ha fatto ricorso all’amministrazione controllata.
Ranger Direct Lending è esposto a Princeton, gruppo con sede a Princeton e in particolare nel fondo “Princeton Alternative Income Offshore”, che alla fine di giugno 2015 valeva $56 milioni. Il valore complessivo degli attivi di Ranger è pari a 218 milioni.
Ranger ha sottolineato che l’esposizione nel gruppo Argon è di circa $28,3 milioni ma che il net asset value e i pagamenti dei dividendi aggregati non dovrebbero essere compromessi da tale rischio finanziario.