STMicroelectronics guadagna l’1,73% a €34,65. Il mercato compra anche sulla scia delle dichiarazioni del numero uno del gruppo che produce semiconduttori, Pasquale Pistorio.
In un’intervista al quotidiano La Stampa, Pistorio afferma che la sua è una società da profitti di oltre il 10%; “inoltre noi – ha detto – non abbiamo mai chiesto agli azionisti di mettere mano al portafoglio”.
“Il titolo si trova ancora in una fase ribassista – dice a Wall Street Italia Francesco Di Lella, analista tecnico di Gestnord Intermediazione Sim – ha avuto un gap down l’8 dicembre scorso e da allora ha perso quota fino al minimo di €32,9 segnato il 21 gennaio. La tendenza, segnalata da massimi decrescenti, non cambierà fino a quando il titolo non si stabilizzerà intorno a €35,50-€36”.
L’analista avverte che sopra i €35,50 il titolo potrebbe trovare nuova forza fino a €37 e magari spingersi verso “la resistenza storica a €40”.
Se invece dovesse trovarsi a chiudere sotto €33,50, “aprirebbe una discesa che lo porterebbe verso un obiettivo di €32 e poi fino a €29”.
Cristina Peccati, analista tecnica di Centrosim, osserva che il titolo ha “buoni fondamentali”, e che la società è “uno degli investimenti migliori che si possano pensare sul lungo periodo quando si analizza il comparto dei tecnologici e dei produttori di semiconduttori in particolare”.
Un altro elemento positivo, che ben depone sul titolo, è il fatto che STMicroelectronics “è quotato su tre mercati: quello di Milano, quello di Parigi e quello di New York”. Ciò significa, dice Peccati a Wall Street Italia, “che non è un titolo pilotato, è molto tecnico”.
Tuttavia, “se in un’ottica di lungo periodo il quadro sembra più nitido, e roseo, nell’ottica dei tre mesi lo scenario è più incerto: io – dice l’analista – comprerei solo oltre i €36 e solo in presenza di un aumento dei volumi”.
Quello è il livello superato il quale il titolo potrebbe dimostrare di non essere solo il protagonista di un rimbalzo tecnico: “siamo ancora in fase di correzione, che forse non è ancora finita”.
