Bankitalia: cresce il debito pubblico italiano
ROMA (WSI) – Notizie non buone per il debito pubblico italiano che nel mese di novembre è salito di 5,6 miliardi rispetto al mese precedente, arrivando a 2.2229,4 miliardi di euro. Questi i numeri pubblicati da Bankitalia nel Supplemento finanza pubblica, fabbisogno e debito.
A produrre l’incremento il fabbisogno mensile delle Pubbliche amministrazioni pari a 7,1 miliardi compensato in parte dal calo delle disponibilità liquide del Tesoro.
L’effetto complessivo degli scarti e dei premi all’emissione al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e della variazione del cambio dell’euro ha così determinato un aumentato il debito (0,1 miliardi).
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.