Il testo integrale del comunicato Telecom Italia sui dati preliminari 2001 e il piano industriale del gruppo.
Il Consiglio di Amministrazione di Telecom Italia, riunitosi ieri sotto la presidenza di Marco Tronchetti Provera, ha preso in esame i dati preliminari consolidati per il 2001 e ha approvato il piano industriale del Gruppo per il prossimo triennio. Il 2001 si e’ chiuso con importanti miglioramenti dei ricavi, dell’Ebitda e, soprattutto, della capacità di generazione di cassa. In particolare, questi sono i principali risultati preliminari, confrontati con il 2000:
* Ricavi consolidati per 30,8 miliardi di euro, con un incremento del 13,2%
* Ebitda di Gruppo pari a 13,7 miliardi di euro, in aumento del 12,3%, che presenta un’incidenza sui ricavi del 44,4%
* Ebit di 6.7 miliardi di euro, che cresce del 4,7%
* Investimenti per 7,0 miliardi di euro, in calo del 5,4%
* Free Cash Flow in forte crescita (+120%), pari a 5,8 miliardi di euro
* Un debito netto consolidato di 21,9 miliardi di euro, sensibilmente inferiore alle previsioni, grazie ai miglioramenti gestionali e all’avvio del piano di dismissioni.
I dati preliminari 2001 riflettono la decisione di contabilizzare le attività argentine secondo il metodo del patrimonio netto, abbandonando il consolidamento proporzionale e vengono confrontati con i dati 2000, anch’essi contabilizzati proforma con il metodo del patrimonio netto. Tale cambiamento non implica variazioni significative.
Nella parte finale dello scorso anno ha preso avvio l’esecuzione delle linee guida del nuovo piano industriale e finanziario del Gruppo annunciate a fine settembre, e sono stati raggiunti i primi importanti risultati volti al rafforzamento finanziario e alla ristrutturazione industriale, con una forte focalizzazione sui core business e lo sviluppo della posizione di leadership del Gruppo sui rispettivi mercati. A novembre era stato comunicato l’obiettivo, da realizzarsi in 24 mesi, di raccogliere nuovi mezzi per 5 miliardi di euro da parte di Olivetti, tra operazione sul capitale e dismissioni, e di 5 miliardi di euro da parte di Telecom Italia tramite dismissioni. Tra novembre e oggi e’ stato raggiunto oltre il 75% dell’obiettivo. Olivetti ha concluso positivamente l’operazione sul capitale, raccogliendo sul mercato complessivamente circa 4 miliardi di euro composti per 1,5 miliardi di euro da un aumento di capitale e per 2,5 miliardi di euro da un’emissione obbligazionaria convertibile in azioni Olivetti.
Per quanto riguarda il Gruppo Telecom sono state effettuate dismissioni per 3,5 miliardi di euro come segue:
* la cessione delle partecipazioni negli ex consorzi satellitari ha determinato un incasso di 450 milioni di euro
* l’adesione all’Opa lanciata sulla Lottomatica ha generato un incasso di 211 milioni di euro (390 milioni di euro, considerando anche la quota di Olivetti)
* l’accordo raggiunto con Endesa, Union Fenosa e Santader Central Hispano per la cessione del 26,9% posseduto in Auna permettera’ di realizzare un introito di 1,85 miliardi di euro
* si e’ realizzata la cessione a Bouygues SA della quota del 19,6% detenuta da Tim in Bdt, che controlla Bouygues Telecom, per un controvalore complessivo pari a 750 milioni di euro
* e’ stato raggiunto un accordo con News Corporation e Vivendi Universal/Canal+ per la cessione del 50% di Telecom Italia in Stream al prezzo di $42 milioni (€47 milioni)
nell’ambito dell’ampio progetto di valorizzazione delle attivita’ immobiliari, sono in via di conclusione le trattative per la cessione della partecipazione del 40% in Telemaco, per un ammontare previsto di circa 200 milioni di euro.
Queste operazioni comportano importanti plusvalenze, a livello consolidato, pari a circa 1,5 miliardi di euro.
Tra le azioni volte al miglioramento della posizione finanziaria rientrano le emissioni obbligazionarie di Telecom Italia chiuse con grande successo, per complessivi 4 miliardi di euro che hanno contribuito al miglioramento della struttura del debito, la cui componente a medio-lungo termine, che e’ passata dal 58% al 72%, ha una vita media salita a 4,5 anni dai 3,5 precedenti. Il costo complessivo del debito e’ del 5,9%.
Nelle attuali condizioni Telecom Italia e’ tra i soli due primari operatori telefonici europei cui Moody’s ha attribuito un outlook positivo. Sempre in questo ambito, sono state completate le rettifiche e le svalutazioni di partecipazioni a livello di Gruppo pari a complessivi 3,8 miliardi di euro, di cui 1,6 miliardi di euro gia’ annunciati a novembre.
L’effetto al netto dei benefici fiscali sara’ di 2,5 miliardi di euro. E’ confermata la previsione di un risultato netto positivo di Telecom Italia SpA per il 2001, mentre, il risultato netto a livello consolidato e’ previsto negativo per l’effetto, puramente contabile, di tali operazioni. Comunque, l’ampia capienza di riserve disponibili lascia prevedere per il 2001 una politica di distribuzione dei dividendi immutata rispetto al precedente esercizio.
Ristrutturazione industriale:
Questa si basa su:
* la valorizzazione della leadership a livello domestico nei core business della telefonia fissa e mobile
* la riqualificazione del portafoglio prodotti e servizi
* una nuova focalizzazione delle attività internazionali
* il miglioramento dell’efficienza operativa, con una politica di stretto controllo dei costi.
A tal fine il Gruppo ha introdotto un nuovo modello organizzativo e nuovi processi di Corporate Governance che prevedono:
* la creazione di comitati di gestione, per gli investimenti e per le attività internazionali di Gruppo
* l’introduzione del sistema delle “famiglie professionali” per migliorare l’efficacia ed il controllo della gestione
* nuove procedure per gli investimenti e per gli acquisti
* la razionalizzazione dei Centri di Servizio Regionali, passati da 18 a 8
* la semplificazione della struttura societaria del Gruppo, con la riduzione del numero complessivo delle Società da oltre 700 a 350 (già avviata per 100 società).
L’obiettivo è la creazione di valore, facendo leva sulle infrastrutture, le tecnologie disponibili e le competenze distintive quali:
* una rete integrata pan-europea di oltre 120.000 km
* una delle principali reti Gsm a livello mondiale
* 8 Internet Data Center
* 8.000 punti di vendita in Italia
* la capacità di gestione e di sviluppo delle reti
* l’attivazione tempestiva di servizi a banda larga
* le capacità innovative sulla rete mobile
* la leadership nell’Information Technology.
L’impegnativo piano di investimenti di circa 16 miliardi di euro per il prossimo triennio, in linea con quello dello scorso triennio, e’ decisamente orientato al rafforzamento della capacita’ competitiva, come base per la strategia di sviluppo internazionale, facendo anche leva sulla capacita’ di innovazione tecnologica grazie anche alle possibili sinergie con i Pirelli Labs.
Il piano prevede:
* circa 7 miliardi di euro per i servizi di rete fissa, con un 55% destinato all’innovazione (XDSL, data services, fibra ottica) e il restante 45% alla manutenzione e al riammodernamento delle reti esistenti
* circa 7 miliardi di euro per i servizi di rete mobile, con un 83% destinato all’innovazione (Gprs, Umts, Vas) e il restante 17% alla manutenzione e al riammodernamento delle reti esistenti
* circa 1 miliardo di euro nei servizi IT e IP
* circa 700 milioni di euro nell’innovazione tecnologica, che gioca un ruolo decisivo nei piani di sviluppo del Gruppo, grazie alle sinergie derivanti dalla collaborazione, già avviata, tra i Telecom Italia Labs e i Pirelli Labs.
Per quanto riguarda in particolare la rete fissa la strategia punterà sullo sviluppo dei servizi a banda larga, nel seguente modo:
* nella tecnologia ADSL un tasso di crescita medio annuo superiore al 100% con un numero di collegamenti che raggiunge il milione e mezzo
* nella tecnologia in fibra ottica una crescita media annua di oltre il 25% con uno sviluppo della rete fino ad estensione superiore agli 800.000 km di fibra nell’accesso
* una crescita media annua del 50% dei ricavi provenienti dai servizi a banda larga nel mercato consumer
* una crescita media annua del 50% dei ricavi provenienti dai servizi Web nel mercato delle imprese
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Nei servizi di rete mobile sono previsti:
* la rapida introduzione delle nuove tecnologie Gprs e Umts che a fine 2004 rappresenteranno oltre il 50% delle linee complessive
* una forte crescita dei ricavi provenienti dai Vas superiore al 35% medio Nel settore dell’Information Technology il Gruppo Telecom Italia gia’ riveste un ruolo di leader con ricavi superiori a 2 miliardi di euro, in maggioranza proveniente dal mercato. In questo ambito le forti competenze esistenti si accompagnano ad una buona redditivita’ con un rapporto, nel 2001, Ebitda/ricavi del 14%, Ebit/ricavi del 10,% e con ROI pari al 24%.
Nell’ambito delle attivita’ internazionali sono previsti:
* la valorizzazione del backbone europeo che si estendera’ per circa 20.000 km collegando 13 Paesi, con lo sviluppo dei servizi broadband su protocollo Internet, facendo leva sulla crescita della domanda interna per la trasmissione dati a livello internazionale, anche mediante iniziative mirate di joint-venture/acquisizioni
* lo sviluppo della rete Gsm in Sudamerica, attraverso la rapida integrazione delle controllate brasiliane, per creare il primo operatore attivo nell’intero Paese
* il rafforzamento della posizione nei Paesi in cui il Gruppo fornisce gia’ servizi su rete Gsm (Peru’, Bolivia, Cile e Venezuela)
* il forte impulso dell’offerta di servizi innovativi. Nel mercato sudamericano l’obiettivo di Tim e’ di avere 12 milioni di linee attive alla fine del 2004 contro le attuali 2,8.
Prospettive del Gruppo al 2004
L’accelerazione impressa ai recuperi di efficienza e la nuova politica degli acquisti permetterà risparmi per circa 2 miliardi di euro, a fronte di significativo aumento della produttività del 27% in termini di Ebitda per addetto e del 20% in termini di ricavi per addetto. La crescita media annua dei ricavi consolidati e’, a pari perimetro, del 4-4,5%, la crescita prevista dell’Ebitda e’, analogamente, del 5-5, 5%.
L’incremento del free cash flow generato dal Gruppo mostra un’accelerazione significativa: nel triennio il suo ammontare complessivo e’ previsto pari a oltre 25 miliardi di euro. La redditivita’ (Ebitda/ricavi), attualmente pari al 44,4%, il livello piu’ elevato tra i principali operatori europei, e’ prevista in ulteriore miglioramento per raggiungere a fine 2004 il 47%. Il nuovo management intende proseguire con decisione nell’opera gia’ avviata, volta alla riduzione del debito, che da un livello di 25 miliardi di euro di fine giugno 2001 e’ previsto a circa 18,3 miliardi di euro a fine 2002 e a meno di 15 miliardi di euro a fine 2004.
Il rapporto tra debito/Ebitda – che a fine 2001 e’ stimato pari a 1,6 – nelle previsioni di Piano passera’ a 1,3 a fine 2002 per scendere sensibilmente a fine 2004 e collocarsi a circa 1. I dati definitivi del bilancio 2001 di Telecom Italia SpA e del Gruppo Telecom Italia saranno sottoposti all’approvazione del Consiglio di Amministrazione della Societa’ il prossimo 26 marzo.