Corsa mercati al capolinea? Gestore: “non sottovalutate l’aritmetica”
Il rischio principale per gli investitori non è tanto quello di perdere il treno di una corsa storica degli indici azionari – siamo agli estremi visti nel 1929 e 2000 – bensì quello di non prevedere in tempo un ritracciamento dei mercati che prima o poi si materializzerà e che, almeno secondo i calcoli aritmetici di John Hussman, gestore del fondo di investimento Hussman Funds, potrebbe anche essere molto pesante rispetto ai massimi toccati di recente in Usa.
Le variazioni percentuali dei mercati azionari americani rispetto ai livelli standard pre bolla dell’indice S&P 500, secondo Hussman, sono addirittura del 120-150% sopra i valori storici (vedi grafico sottoriportato). I prezzi ipercomprati della Borsa Usa implicano una perdita del 50-60% per il listino allargato di Wall Street rispetto ai massimi del ciclo attuale.
Breaking news
Negli Stati Uniti, le domande di mutuo sono in aumento, con un incremento dell’1,7% nell’indice delle richieste di mutuo ipotecario nella settimana del 15 novembre. Anche le richieste di rifinanziamento e nuove domande mostrano una crescita significativa, secondo la Mortgage Bankers Associations (MBA). I tassi sui mutui trentennali sono saliti al 6,90%.
I mercati asiatici chiudono in rialzo, con Hong Kong e Cina continentale in attesa dei risultati di Nvidia. L’indice Hang Seng e l’Hang Seng Tech registrano guadagni, sostenuti dai settori tecnologico e farmaceutico.
A settembre, la produzione nel settore delle costruzioni nell’area euro è calata dello 0,1% rispetto ad agosto, mentre in Italia è cresciuta del 2,2%. Questi dati, riportati da Eurostat, evidenziano una tendenza negativa per l’area euro, nonostante l’Italia mostri segnali di ripresa.
Avvio positivo per le borse europee, compresa Piazza Affari. Oggi report salari Bce e stasera trimestrali