“La guerra commerciale la vuole parecchio. E se accade, vendete tutto”: non sono mezzi termini quelli utilizzati dal famoso investitore Jim Rogers sull’era Trump. Presidente della Rogers Holdings e co-fondatore del Quantum Fund insieme a George Soros, altro critico acerrimo di Donald Trump, Rogers ritiene che in questa fase l’ottimismo sul possibile operato del neo presidente degli Stati Uniti sia eccessivo.
“Quando si parla di Donald Trump la gente si concentra sulle cose positive”, ha detto Rogers a Marketwatch, “non sono sicuro che Trump sappia cosa vuole fare, si è contraddetto molte volte. Parla forte, la le sue parole sono confuse”.
Per il momento i mercati hanno reagito bene, sia al post elezioni, sia alla fase inaugurale a Washington DC tenutasi lo scorso 20 gennaio, con una reazione di giornata positiva dello 0,5% per il Dow Jones. Il pericolo di una battaglia commerciale con la Cina, verso la quale Trump aveva promesso di rivedere i rapporti con lo spettro di nuove tasse sulle importazioni, è quello più preoccupante per il finanziere.
“So che le guerre commerciali sono sempre state disastrose. Portano a bancherotte e a guerre vere e proprie. La storia ha mostrato che nessuno ha mai vinto da una guerra commerciale e che sono poche le persone che hanno imparato dalle lezioni della storia. Le ignorano perché le persone pensano di essere più potenti e intelligenti delle persone del passato”.
Il presidente cinese Xi Jinping ha replicato da Davos ai proclami protezionisti del neo presidente Usa, dichiarando come ormai sia impossibile sottrarsi alle regole del mercato globale. Il principale timore è che dalle parole si passi ai fatti e che le reciproche chiusure di Cina e Usa possano rallentare drasticamente la crescita mondiale.
Anche se su questo l’incognita rimane, Rogers si è detto sicuro del fatto che, in ogni caso, il dollaro Usa si rivelerà un buon investimento per il 2017: “È un buon momento per aggiungere dollari” al portafoglio, ha detto.