Eni sospesa stamani a Piazza Affari dopo confisca giacimento in Nigeria
MILANO (WSI) – Non inizia bene la settimana di borsa per Eni che stamani è stata subito sospesa e poi è rientrata in contrattazione con un passivo ridimensionato.
A pesare le notizie provenienti dalla Nigeria dove l’Alta Corte federale di Abuja ha previsto la confisca in via cautelare del giacimento Opl245, i cui diritti di sfruttamento, aggiudicati nel 2011 da Eni e Shell, sono sotto indagine. Il titolo Eni perde l’1,69% a 14,52 euro.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.