Gli azionisti del consorzio telefonico Blu sono in trattativa con “un possibile acquirente straniero”.
Lo ha rivelato uno di essi, Francesco Gaetano Caltagirone, senza peraltro aggiungere di più.
Caltagirone non ha detto altro “per questioni di riservatezza”. Ma probabilmente anche perché l’orizzonte non è ancora chiaro.
La cessione a uno straniero potrebbe infatti essere una strada percorribile; l’altra è invece la cessione a un operatore italiano attraverso una manovra che non infranga le norme comunitarie sulla concorrenza.
Non a caso oggi si svolgerà un incontro tra il commissario UE alla Concorrenza, Mario Monti, e il ministro italiano delle Comunicazioni, Maurizio Gasparri, sul futuro di Blu.
A questo proposito da settimane il mercato raccoglie e rilancia voci riguardanti TIM.
TIM infatti ha abbastanza risorse, a differenza di altri operatori, per comprare la totalità di Blu e magari farsi carico in tutto o in parte dei suoi dipendenti; potrebbe poi rivenderla a pezzi a singoli operatori.
Gli azionisti di Blu sono: Autostrade con il 32%; British Telecom con il 29%; Benetton – Edizioni Holding con il 9%; Distacom, con il 9%; Gruppo Caltagirone con il 7%; Italgas con il 7%; BNL con il 7%.
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