Fitch: numero rating di tripla A ai minimi dal 2003
E’ un periodo non facile per i rating sul debito sovrano: secondo l’agenzia Fitch gli stati che possono vantare la tripla A sono solo 11, non erano così pochi dal 2003. Tra il 2004 e il 2019 il numero dei Paesi più virtuosi aveva raggiunto l’apice a quota 16. Gli stati con la tripla A ora sono meno del 10% del portfolio sovrano globale di Fitch, mentre fra quelli valutati con ‘AA+’ nessuno gode di un Outlook positivo che potrebbe prefigurare l’accesso al rating più elevato.
I Paesi a tripla A di Fitch sono Australia (unico stato promosso a tale voto negli ultimi 10 anni), Canada, Danimarca, Germania, Lussemburgo, Olanda, Norvegia, Singapore, Svezia, Svizzera e Usa.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.