PARIGI (WSI) – Psa, il gruppo francese proprietario dei marchi Peugeot, Citroen e DS, alla conquista di Opel. A confermarlo sono sia la società francese sia General Motors a cui appartiene il marchio automobilistico tedesco. A breve dovrebbe essere finalizzato l’accordo e si renderanno noti i dettagli dell’operazione, che porterà a una rivoluzione e a un ritorno dell’appeal nel settore.
Pioniere della fusione Carlos Tavares, attuale capo di Psa che, in meno di due anni, ha riportato l’azienda al profitto riducendo i modelli ma aumentando il reddito. Attualmente sono dieci gli impianti di Psa in Europa di cui cinque in Francia e nel 2016 sono state vendite 3,15 milioni di auto nel mondo a marchio Peugeot, Citroen e Ds.
Le vendite di Opel invece, si sono fermate a 1,2 milioni nel 2016, comprese quelle del marchio Vauxhall vendute nel Regno Unito.
General Motors, di cui Opel fa parte, l’anno scorso in Europa ha registrato un rosso di 257 milioni di dollari e questo per effetto della Brexit a cui va aggiunto anche il fatto che l’Opel non è presente tra i suv di fascia C e la capacità produttiva dei siti supera leggermente il 60% contro il 70% della concorrenza.
Già nel 2009, quando era vicina al fallimento, GM aveva avviato colloqui per cedere Opel alla canadese Magna, ma l’operazione non andò in porto. Così il ceo di GM, Mary Barra ha confermato la fusione con la Psa, che così diventerebbe il secondo costruttore in Europa dopo la Volkswagen che ha oltre il 16% del mercato. C’è inoltre chi vede nella fusione Psa-Opel anche benefici per la Fca che potrebbe così avere strada spianata per chiudere la fusione con la General Motors.
A tal proposito, così spiegano gli analisti di Banca IMI, che hanno sul titolo FCA un rating “add” e un target price a 12,2 euro:
“La cessione dell’asset europeo di General Motors potrebbe facilitare l’unione tra la major Usa e Fca. Vediamo i due gruppi come altamente complementari anche se un’unione potrebbe creare delle sovrapposizioni nel mercato statunitense e in America Latina”.
Le speculazioni scatenano gli acquisti sul titolo FCA, che registra un record di sempre a 11,17 euro prima di ritornare a scambiare sotto la soglia degli 11 euro (al momento fa segnare un +1,1% a 10,93 euro).