Ocse ritocca stime Pil Italia al rialzo ma lancia allarme su crediti bancari
Nel suo ultimo rapporto sull’outlook economico dell’Italia l’Ocse ha ritoccato al rialzo le stime di crescita del Pil sul 2016 e sul 2017, confermando le previsioni sul 2018. Al contempo ha avvertito che nonostante i lodevoli piani di rafforzamento patrimoniale attuati nel settore bancario del paese, non c’è da abbassare la guardia sulla redditività, visto anche il pericolo rappresentato dalla montagna di crediti in sofferenza iscritti a bilancio.
Per risolvere questo cancro che si è espanso nel sistema anche a causa della crisi degli ultimi anni, serve porsi obiettivi realistici sul brevissimo e medio (1 e 3 anni), fissando dei provvedimenti specifici per riuscire a gestire l’enorme mole di prestiti difficilmente recuperabili, pari al 90% del capitale dichiarato nel 2015, il che porrebbe l’Italia all’ultimo posto tra le nazioni europee. Tra le tante criticità ancora presenti, l’Ocse non manca di rilevare i rischi che comporta il fatto che i risparmiatori italiani abbiano in mano il 20% dei titoli di debito, una percentuale giudicata eccessiva dall’ente di Parigi.
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La società ha chiuso i primi 9 mesi del 2024 con un utile netto di 3,0 milioni di euro, superiore al risultato dell’intero 2023.
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