Un patto “a tre” tra il presidente della Puglia Michele Emiliano, il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e il giovane ex capogruppo del Pd Roberto Speranza per una “costituente” a sinistra del Pd. Si tratta di un movimento che intende staccarsi dal nocciolo duro del partito che fa capo all’ex premier Matteo Renzi.
Le prove tecniche di scissione del Pd sono già in corso. Loro volevano il sostegno al governo fino al 2018, un congresso senza forzature e una conferenza programmatica nel quale trovare l’unità. “Ma siamo stati inascoltati”, hanno detto al quotidiano La Stampa in cui si legge che, quello nato nell’asse a tre, e’:
“Un movimento, non ancora un partito, in cui non c’è né un leader né un candidato premier che il sistema proporzionale non richiede”.
In un’intervista a La Repubblica, Emiliano ha detto che:
“La divaricazione forse è già insanabile. Gli elettori hanno perso la speranza. Sabato lanciamo la nostra proposta, l’ultima chance al Pd. Se Renzi accetta, bene. Altrimenti, domenica andremo via. Mi sforzo di evitare lo strappo, ma fedele ai miei valori” ha detto Emiliano in un’intervista
Per il governatore della Puglia, Renzi:
“deve accettare una conferenza programmatica, poi un congresso che non sia un rito abbreviato. In autunno”.
Non solo.
“Mentre Renzi continua a correre come un matto, senza sapere dove va – sostiene Emiliano – noi vogliamo arrivare al 2018 con Gentiloni, lui pensa di mollarlo in base alle sue esigenze congressuali. Ma se hai perso tutte le battaglie, nessuno ti segue