Colpo di reni del Dow Jones. Dopo una giornata vissuta in ribasso l’indice industriale ha recuperato terreno trascinata da Ibm (IBM – Nyse). Continua invece il ribasso del Nasdaq, penalizzato dagli allarmi utili nel settore delle telecomunicazioni.
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Gli allarmi sul fatturato lanciati dal leader mondiale dei telefoni cellulari Nokia (NOK – Nyse) e dalla societa’ di attrezzature per comunicazioni Lucent (LU – Nyse) continuano a deprimere il settore delle telecomunicazioni.
Previsioni negative anche per il produttore di cellulari Ericsson (ERICY – Nasdaq), che ha dichiarato che nel 2002 le vendite di attrezzature potrebbero calare fino al 10%.
Gli scenari illustrati dai colossi delle tlc mettono quindi in luce una ripresa piu’ lontana dei profitti delle societa’.
Sul comparto si e’ abbattuto peraltro la scure della Sec che, dopo la bancarotta di Global Crossing (GBLXQ – Nyse), continua a monitorare attentamente il settore. E ora, nel mirino delle indagini contabili , sono cadute societa’ del calibro di Qwest Communications (Q – Nyse) e Worldcom (WCOM – Nasdaq).
Giornata di ribassi anche per il settore dei semiconduttori (male Intel (INTC – Nasdaq) e Stm (STM – Nasdaq e Xilinx (XLNX – Nasdaq) e dei software (giu’ Microsoft (MSFT – Nasdaq) nonostante la banca d’affari Goldman Sachs (GS – Nyse) abbia sottolineato che il gruppo centrera’ le stime).
Negativa Cisco (CSCO – Nasdaq) dopo che Goldman Sachs ha stimato che le vendite del trimestre del colosso high tech si attesteranno nella fascia bassa delle previsioni fatte.
A fare da sottofondo alle vendite e’ il clima di incertezza sui conti delle societa’: il mercato guarda con preoccupazione ai troppi bilanci dubbi delle societa’ americane. Ed e’ cosi’ che torna la domanda per il titolo del colosso informatico Ibm (IBM – Nyse) che ha dato nuovi dettagli sui bilanci.
Il Dow Jones e’ cosi’ sostenuto della buona giornata di Ibm. Note positive sul listino industriale anche Alcoa (AA – Nyse) e Exxom (XOM – Nyse). Il titolo petrolifero beneficia dell’ok finale alla fusione fra Conoco (COC – Nyse) e Phillips petroleum (P – Nyse).
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