ROMA (WSI) – Sembra un pesce d’aprile ma così non è: la Tim calcolerà il canone per il telefono fisso non più su base mensile ma ogni quattro settimane, ogni 28 giorni per l’esattezza.
La nuova misura scatterà dal 1° aprile, interesserà i circa 12 milioni di clienti Tim e seguirà quanto già fatto in casa Wind e Vodafone (solo Tiscali e Fastweb continuano a proporre tariffe mensili).
Una novità che, secondo quanto riporta un articolo de Il Giornale, si tradurrà in un incremento del costo per gli abbonati, visto che i periodi da quattro settimane in un anno sono 13 e non 12, tanto che il quotidiano scrive che “anche Tim, come già fanno Wind e Vodafone, dal 1 di aprile chiederà la «tredicesima» ai suoi clienti”.
Ma di quanto sarà questo aumento? La stessa Tim ha ammesso in un comunicato che l’incremento è pari all’8,6% su base annua. Come motivazione, Tim dichiara di aver agito a seguito delle mutate condizioni del mercato e a fronte dell’esigenza di allineamento delle offerte al contesto competitivo. Accanto all’aumento ci sarà un risparmio per Tim per gli utenti – di circa 20 euro – per le fatture inviate in formato digitale. Tutte novità queste che rientrano nel piano di risparmi totali, 1,9 miliardi in tre anni fino al 2019 per la Tim.
Il tutto con l’obiettivo di far crescere il fatturato di Tim che secondo Equita Sim porterà ad un aumento del margine operativo lordo di circa 120 milioni di euro, prevalentemente dai clienti consumer nell’anno in corso e dal 2018 di circa 200 milioni di cui il 75% consumer il 25% business.
Per rendere più soft la batosta il gruppo guidato da Flavio Cattaneo ha previsto un pacchetto di promozioni per clienti fissi, tra cui la possibilità di avere un televisore Samsung da 28 pollici ad alta definizione in 48 rate da 4,99 euro o una smartphone LG sempre in 48 rate da 0,99 euro.