MILANO (WSI) – Nomine all’insegna della continuità quelle che il governo guidato da Paolo Gentiloni ha delineato, insieme ai ministri Padoan e Calenda, per le più importanti nelle grandi società partecipate. E se ad Eni e ad Enel continueranno a lavorare Claudio Descalzi e Francesco Starace, non si mettono bene le cose per il numero uno di Leonardo-Finmeccanica Mauro Moretti.
L’ipotesi circolata di sostituire Descalzi con Starace per via delle presunte tangenti pagate in Nigeria in cui è coinvolto il numero uno di Eni è tramontata visto che per Palazzo Chigi vale il principio di non colpevolezza fino a prova contraria. La dipartita di Mauro Moretti alla guida di Leonardo-Finmeccanica invece è stata influenzata, nonostante i buoni risultati realizzati dicono fonti vicine al Governo, per la condanna in primo grado per la strage di Viareggio.
Inizia così il toto-nomi per il successore di Moretti. Volendo però continuare nella strada tracciata dall’ingegnere i due papabili nomi sono interni al gruppo e si tratta di Lorenzo Mariani, capo dell’elettronica per la Difesa e Giulianini, capo dell’ex Selex.
Se le nomine del governo, così come anticipata da La Stampa, dovessero essere confermate gli analisti di Equita Sim esprimono apprezzamenti per la scelta di riconfermare Descalzi e Starace, non tanto per quella di mandar via Moretti, considerato il buon track-record acquisito dall’ingegnere.
E le altre nomine? Per le presidenze si ipotizza una conferma in blocco delle donne, da Emma Marcegaglia in Eni a Patrizia Grieco in Enel, Luisa Todini in Poste e Catia Bastioli in Terna.
Per Poste Italiane la voce che circola è di una dipartita di Francesco Caio anche se è scontro tra Palazzo Chigi e Tesoro, l’uno vorrebbe mandarlo via visti i non buoni risultati raggiunti, l’altro invece vorrebbe che restasse per continuare la privatizzazione del gruppo. Se la poltrona di Caio alle Poste dovesse saltare il suo successore potrebbero essere l’attuale numero uno di Terna Matteo Del Fante, molto stimato da Renzi.