L’acquisizione di Opel da parte di Peugeot Citroen (Psa) è “un primo passo nella giusta direzione” e “stimolerà altri accordi” nel settore automobilistico. Ne è convinto l’amministratore delegato di Fca, Sergio Marchionne, in una conferenza stampa al salone dell’auto di Ginevra secondo cui il matrimonio tra due gruppi automobilistici “E’ un buon accordo, sarà un buon incoraggiamento per l’industria”.
Marchionne ha poi spiegato di non “aver avuto nessun colloquio con Gm” sulla cessione di Opel a Psa, ma il consolidamento del settore automobilistico resta un`esigenza fondamentale. Il numero uno di FCA non si sbilancia invece sulla nuova direzione economica di Washington:
Come riporta un articolo di Quattroruote, Marchionne si tira indietro quando gli si chiede di parlare della situazione politica americana:
“Non voglio parlare di politica né del presidente Trump: lo abbiamo incontrato e ho già detto cosa penso della sua politica di promozione dell’attività manifatturiera sul suolo americano. Come Detroit Three dobbiamo concentrarci di nuovo sulla produzione negli Usa, e deve essere un progetto di lungo termine: noi abbiamo già cominciato a riportare una parte della produzione dal Messico al Michigan”.
Tornando alla FCA:
“in questo momento noi non abbiamo bisogno di un partner in Europa. Abbiamo impiegato molto tempo per tenerci solo il premium in Italia, e stiamo iniziando a lavorare per rendere la rete italiana tutta incentrata sui modelli di prestigio. La Panda deve andare via da Pomigliano perché la fabbrica è in grado di fare modelli più complessi. Tra il 2019 e il 2020 arriverà la nuova serie, ma io in quel momento non sarò più ad” si legge ancora su Quattroruote.
Per il futuro di FCA, quindi, una eventuale fusione con General Motors “ora è meno desiderabile”, perché l’accordo Psa-Opel ha modificato le possibili sinergie. Lo ha detto l’amministratore delegato di Fca, Sergio Marchionne, in una conferenza stampa al salone dell’auto di Ginevra. “Adesso le sinergie sono cambiate – ha sottolineato Marchionne – quindi lo renderebbe meno desiderabile. Abbiamo perso il 20% delle sinergie che avremmo avuto con Gm”.
Infine un accenno a Ferrari:
“Ho un profilo talmente basso – ironizza – che non rispondo nemmeno. Ho imparato molto dal 2016. Sono comunque soddisfatto dei piloti e dei risultati nei test: stiamo lavorando, la macchina va bene ed è superiore a quella dell’anno scorso. L’obiettivo come sempre è quello di vincere. Voglio anche aggiungere che apprezzo il cambio regolamentare. E che dobbiamo tutti essere grati a Ecclestone per quello che ha fatto per il nostro sport”.