SEUL (WSI) – Almeno due le vittime degli scontri in piazza con la polizia a Seul, scatenati a seguito della conferma dell’impeachment per la presidente Park Geun-hye, figlia del dittatore Park che aveva preso il poter nel 1961, assassinato nel ‘79 dai servizi segreti di Seul.
La signora Park è coinvolta in uno scandalo senza precedenti nel paese in cui politica e affari si intrecciano e che vede come attori non protagonisti anche il vicepresidente di Samsung. Dietro la figura della presidentessa figlia del dittatore, una confidente e sua amica Choi Soon-sil, dai più definita una sciamana, una nuova Rasputin, vista la sua influenza sulla presidente.
La Choi, 60 anni figlia di una specie di Santone poi diventato monaco buddista, scriveva i discorsi presidenziali, aveva libero accesso a documenti top secret e suggeriva persino gli abiti da indossare: da qui l’accusa di aver sfruttato il suo potere di controllo sulla presidentessa della Corea del Sud per estorcere ingenti somme di denaro alle industrie più fiorenti del paese, compresa la Samsung, Hyundai e Lotte. Una cifra esorbitante, circa 69 milioni di dollari finiti in due fondazione create e amministrate dalla stessa sciamana.
Da qui l’apertura delle indagini che hanno rivelato un vasto giro di corruzione al cui capo vi era la sciamana con il beneplacito della presidentessa Park. In manette è finito anche il vicepresidente ed erede di Samsung, il 48enne Lee Jae-yong, che ha negato di aver sborsato una tangente da 38 milioni di dollari all’amica sciamana dalla presidentessa e poi in cambio del via libera alla ristrutturazione aziendale.
In carcere Choi Soon-sil ha ammesso di meritare la morte per quel che ha fatto mentre a dicembre il Parlamento di Seul votato per l’impeachment della signora Park arrivato oggi a conferma da parte della Corte Costituzionale, con voto unanime, 8 su 8. Dalla sentenza è scoppiata una festa popolare nelle piazze del paese con giovani e anziani in festa ma anche i sostenitori del governo sono scesi in piazza, provocando disordini e tafferugli con la polizia finiti con almeno due morti e tanti feriti.
Ora l’attesa è per le prossime elezioni che si terranno il 9 maggio. Il candidato favorito è Moon Jae-in di sinistra con il 36% dei consensi, a seguire il primo ministro e presidente ad interim Hwang Kyo-ahn.