Consip, difesa di Renzi punta a “riconvocare” Marroni
La linea difensiva del legale di Tiziano Renzi, attualmente indagato per concorso in traffico di influenze nel caso Consip, potrebbe passare dalla “riconvocazione” di Luigi Marroni, ad della società pubblica. Dalle dichiarazioni rilasciate ai pm lo scorso dicembre sono emersi gli elementi che vedrebbero coinvolto il padre dell’ex premier in una manovra volta ha favorire l’imprenditore napoletano Alfredo Romeo nel lotto 10 dell’appalto Fm4.
Per il momento, ha detto il legale di Renzi, Federico Bagattini, “ non sarà fatta istanza di incidente probatorio” né di “ascoltare Marroni alla presenza di un pubblico ministero”.
“Dalla lettura dei verbali delle dichiarazioni dell’ingegner Marroni”, ha però affermato Bagattini, “sono state appurate le seguenti circostanze: Marroni ha escluso che oggetto degli incontri a suo dire avuti con Carlo Russo fosse l’imprenditore Romeo e aziende a questi riconducibili; i contatti asseritamente avuti da Marroni con Russo e con Tiziano Renzi sarebbero da collocare tra gli ultimi mesi del 2015 e il marzo del 2016, cioè circa 9-12 mesi prima dell’interessamento che in tal senso emergerebbe dalle intercettazioni ambientali. Considerato che Tiziano Renzi è accusato di aver favorito gli interessi dell’imprenditore Romeo nel corso dell’anno 2016, l’emergenza delle circostanze di fatto appena descritte risulta particolarmente favorevole alle ragioni difensive dell’indagato”.
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