Nonostante il coro di polemiche, il Consiglio dei Ministri vara oggi un decreto legge con cui sopprimere i cosidetti voucher sterilizzando così il referendum indetto dalla Cgil. Per consentire l’utilizzo dei voucher già acquistati sarà previsto un periodo transitorio. L’eliminazione completa diventerà effettiva solo dal 2018.
Sui discussi buoni per l’impiego la svolta era arrivata ieri, quando la commissione Lavoro della Camera ha approvato l’eliminazione totale, votando a favore dell’emendamento che abroga gli articoli 48, 49 e 50 del Jobs Act dedicati al lavoro accessorio su “definizione e campo di applicazione”; “disciplina del lavoro accessorio” e “coordinamento informativo a fini previdenziali”.
Il testo del provvedimento sarà quindi recepito dal governo e inserito in un decreto legge che il Consiglio dei ministri approverà oggi, disinnescando la parte del referendum, fissato per il 28 maggio, che interessa i buoni. Non viene spiegato come si pensa di arginare il lavoro nero e questo da più parti è motivo di grande preoccupazione.
“Oggi voteremo per l’abrogazione totale dei voucher”, ha annuniciato ieri nel pomeriggio Patrizia Maestri relatrice della proposta di legge sui voucher che nel pomeriggio verrà votata in commissione Lavoro della Camera. L’effetto però non sarà immediato, infatti, “ci sarà un periodo di transizione fino al 31 dicembre 2017 per permettere di utilizzarli a chi li ha già acquistati”, ha continuato Maestri sottolineando che l’abrogazione “va bene, è un risultato inatteso ma positivo, speriamo però che il governo non li faccia poi rientrare sotto altre forme”.
Pesanti le critiche arrivate dal presidente di Confindustria Vincenzo Boccia che definisce la scelta della maggioranza “molto deludente, anche dal punto di vista politico”. Toni simili dal presidente Vincenzo Boccia: “Se proprio si deve fare, si faccia il referendum”, ha detto. “Smontare una cosa senza dibattito non ci sembra la strada giusta”.
Confcommercio parla di “epilogo paradossale” mentre secondo Mario Resca di Confimprese il “governo ha sacrificato i voucher alla lotta politica senza pensare ai lavoratori e mettendo in difficoltà le imprese”.
Per Coldiretti infine “l’eliminazione dei voucher in agricoltura favorisce il sommerso e fa perdere opportunità di integrazione al reddito nel rispetto della legalità a pensionati e giovani studenti impiegati esclusivamente in attività stagionali, che ne possono essere gli unici beneficiari”.