Fmi: progresso tecnologico riduce la quota di reddito dei lavoratori
“Una fetta di torta più piccola per i lavoratori”: con queste parole il Fondo Monetario Internazionale ha presentato un suo grafico (in basso) nel quale è possibile osservare una relazione statistica fra il progresso tecnologico e la quota di reddito nazionale lordo percepita dai lavoratori. Nello specifico, più è avanzato tale progresso, tanto più bassa è la quota di prodotto che va ad arricchire i lavoratori (inclusi benefit e salari). Questo fenomeno, secondo il Fmi è parte del quadro generale sulla crescente diseguaglianza in aumento nell’economia globale.
Per la precisione il Fmi attribuisce al progresso tecnologico il calo relativo nei prezzi dei beni d’investimento “come computer e altre tecnologie di comunicazione”: tanto più il loro costo scende in rapporto a quello dei beni di consumo, tanto più sarà l’effetto penalizzante sulla “fetta di torta” dei lavoratori.
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Piazza Affari chiude debole con le altre borse europee. I dati Usa su inflazione core Pce e Pil rafforzano la visione cauta della Fed
Wall Street apre senza grandi variazioni in una giornata caratterizzata dalla pubblicazione di importanti dati macroeconomici, con particolare attenzione all’indice Pce sull’inflazione, preferito dalla Federal Reserve. In vista del Ringraziamento, i mercati saranno chiusi domani e opereranno in modalità ridotta venerdì. Dopo un inizio stabile, il Dow Jones registra un lieve incremento, mentre S&P 500 e Nasdaq mostrano leggere perdite. Il petrolio Wti segna un aumento marginale al Nymex.
Negli Stati Uniti, le richieste di mutui sono in aumento grazie al calo dei tassi d’interesse per la prima volta in oltre due mesi. Secondo la Mortgage Bankers Association, le richieste totali sono cresciute del 6,3%. Le domande di mutuo per l’acquisto di una casa sono particolarmente in crescita, registrando un aumento del 12% rispetto alla settimana precedente.
Stellantis annuncia la chiusura della fabbrica di Luton, concentrando la produzione a Ellesmere Port per allinearsi alla transizione verso i veicoli elettrici nel Regno Unito. La decisione, influenzata dalle politiche del governo britannico, mette a rischio 1.100 posti di lavoro, ma promette nuove opportunità a Ellesmere Port.