Dazi Usa, Marcegaglia: Border tax sarebbe dichiarazione di guerra commerciale
Secondo l’ex presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, l’annunciata Border Adjustment Tax sarebbe molto più grave dell’innalzamento dei dazi annunciati su certe categorie di prodotti: sarebbe “una dichiarazione di guerra commerciale”, ha detto l’attuale presidente di BusinessEurope. I dazi sono una “minaccia che nasce dal fatto che c’è una sorta di chiusura per le esportazioni di carne di manzo americana nel mercato europeo, che è un tema oggettivamente da risolvere lasciando accesso, a certe condizioni, alla carne di manzo americana al mercato europeo ed evitare qualsiasi forma di dazio minacciata da Trump”, ha affermato in occasione di un summit di Confindustria
Ben altra storia sarebbe applicare un ricarico fiscale ai prodotti non fabbricati negli Usa. “Sono preoccupata eventualmente se il presidente Trump dovesse decidere di mettere questa Border tax, cioè questa tassa su tutti i beni che sono prodotti fuori dagli Stati Uniti, questo sarebbe una dichiarazione di guerra commerciale e sarebbe un punto molto problematico” cui bisognerebbe “rispondere denunciandolo al Wto. Poi quando si innesca una guerra non si sa dove si va a finire, sarebbe molto importante non arrivare a quel punto”, ha concluso Marcegaglia.
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Wall Street ha aperto con un lieve rialzo, influenzata da dati sull’inflazione e speculazioni sui tassi d’interesse della Federal Reserve. Il dollaro si rafforza, mentre il petrolio registra un aumento significativo.
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La Commissione europea ha imposto a Booking Holdings di adeguarsi al Digital Markets Act, modificando il ruolo di Booking.com nel settore turistico. Le aziende ora possono differenziare prezzi e condizioni su diversi canali di vendita online, promuovendo una maggiore equità e apertura nel mercato digitale.
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