Investimenti: torna in auge l’azionario, esposizione emergenti
I flussi di denaro degli investitori si stanno canalizzando nuovamente nell’azionario. In Europa, per esempio, nel primo trimestre 34,33 miliardi di dollari (32,23 miliardi di euro circa) sono stati collocati in fondi comuni (ETF) della regione. Lo ha comunicato Antoine Lesne, head of SPDR ETF research & strategy EMEA presso State Street Global Advisors.
Di quella somma, $20 miliardi sono investiti nell’azionario mentre 9 miliardi di dollari nel reddito fisso, che registra quindi tuttora una buona domanda. È interessante notare come molti dei soldi che sono finiti nell’obbligazionario sono stati puntati nei mercati emergenti e il Sudafrica, appena declassato a junk da S&P, è chiaramente una delle economie più importanti dell’area.
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Finale positivo a Piazza Affari, nonostante i ribassi delle banche. Male gli indici Pmi, torna in voga taglio tassi Bce da 50 bp
Gli indici di Wall Street mostrano andamenti contrastati mentre gli investitori valutano i dati macroeconomici dell’eurozona e le possibili nomine del presidente eletto Trump. L’attenzione è anche rivolta ai dati PMI e alla fiducia dei consumatori negli USA, con il mercato che specula su un possibile taglio dei tassi da parte della Fed.
Ferrari ha acquistato 18.671 azioni ordinarie sul New York Stock Exchange come parte del suo programma di riacquisto azionario. L’acquisto rientra nella quinta tranche di un piano pluriennale da 2 miliardi di euro previsto fino al 2026.
Bosch, il leader mondiale nella fornitura di componenti per autoveicoli, ha dichiarato l’intenzione di ridurre 5.550 posti di lavoro a livello globale, principalmente in Germania, a causa delle sfide nel mercato delle auto nuove. La produzione globale di veicoli è prevista stagnare o diminuire leggermente, influenzata dalla domanda calante, dalla transizione ai veicoli elettrici e dalla crescente concorrenza cinese.