Parmalat: fallisce Opa Lactalis per delisting
Niente delisting per Parmalat. La riapertura dei termini per aderire all’offerta pubblica di acquisto è scaduta ieri senza che l’Opa di Lactalis riuscisse a raggiungere il 90%. E’ quanto si apprende nell’ultima giornata di possibile adesione all’Opa, che ha raccolto un totale di 706mila di azioni rispetto a una soglia necessaria di circa 5,5 milioni di titoli.
Il mercato quindi non ha cambiato sostanzialmente atteggiamento verso un’offerta giudicata poco generosa dai principali fondi azionisti di minoranza. Nonostante un rilancio da 2,8 a 3 euro, i francesi, che partivano con l’87,76% del capitale, non sono riusciti a raccogliere il 2,15% necessario per arrivare al 90% che permette di delistare una società.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.